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Il Museo Etnografico Siciliano "Giuseppe Pitr", fondato nel 1909 dallo studioso siciliano Giuseppe Pitr, un ente di diritto pubblico di propriet� del Comune di Palermo.
Dopo la morte del Pitr (1916), per anni le collezioni rimasero inaccessibili al pubblico, fino a quando, nel 1935, Giuseppe Cocchiara riorganizz� e trasfer� il museo in una delle dipendenze della Casina Cinese nel Parco della Favorita.[1]
Nel Museo Pitr trovano documentazione la vita e larte del popolo siciliano: gli usi e i costumi, compresa la minoranza etnolinguistica albanese, le credenze, i miti, le consuetudini, le tradizioni di Sicilia (la casa, filatura e tessitura, arredi e corredi, i costumi, le ceramiche, larte dei pastori, caccia e pesca, agricoltura e pastorizia, arti e mestieri, i veicoli, il carretto siciliano, i pupi, il carro del festino, le pitture su vetro, le confraternite, i presepi, tra i quali spicca lopera dellartista trapanese Matera, i giochi fanciulleschi, la magia, gli ex voto, pani e dolci festivi...). Inoltre, in una sala troviamo la grande cucina dei Borboni che, a prescindere dalla superficie, ben rappresenta le cucine tradizionali siciliane.
Dal 2007 stata inaugurata la seconda sede del museo, nello storico Palazzo Tarallo di Ferla - Cottone dAltamira, nel quartiere dell'Albergheria.[2]
Lesposizione permanente, allestita nel piano nobile del palazzo, ospita portantine e mobili settecenteschi, il teatrino dellOpera dei Pupi, la "stanza della memoria", dedicata a Giuseppe Pitr, e parte dei volumi della Biblioteca, in particolare i fondi riguardanti le tradizioni popolari, la storia e l'architettura siciliana.